lunedì 20 settembre 2010

La Pedrera, La Rambla e il Barrì Gotìc.

E l'ultimo giorno fu. Con un programma ristretto dettato da una stanchezza accumulata nelle gambe, questa mattina dopo esserci alzati come sempre alle 8.00 e dopo aver fatto colazione nel nostro ostello, ci siamo avviati verso "La Pedrera" ultima tappa "obbligata" del nostro pellegrinare.

Come per la Casa Batllo, l'essersi alzati presto è stato premiato: coda inesistente. Un pò all'italiana abbiamo presentato anche la "Barcellona Card" nonostante fosse scaduta (dura 5 giorni) ottenendo comunque un cospicuo sconto: 3€ a testa. Anche in questo caso ogni soldo speso per entrare è valso. Ritrovarsi a contemplare la soffitta di un condominio del 1900 è qualcosa che non ti aspetti. Senza contare ciò che poi ritrovi sul tetto.

Al termine della visita abbiamo deciso di discendere La Rambla a piedi, col muso per aria. Barcellona è una città che diventa come le altre se vista ad altezza uomo ma, si trasforma, se si alza lo sguardo. Facciate, statue, tetti e balconi gli uni diversi dagli altri, fusi fra palazzi moderni; ospitano dalle banche alle griffe della moda.



Con una piccola deviazione abbiamo raggiunto il Barri Gòtic. Due passi, costeggiando La Seu, raggiungendo la Plaça del Rei e poi una deviazione per il 









Mercat de Santa Caterina (ne La Ribera) col tetto colorato ispirato a quello di Gaudì utilizzato presso parte della Sagrada Famiglia.







Dopo una siesta ed un boccone, in questo ordine, abbiamo dedicato il pomeriggio alla ricerca dei piccoli ricordi da portare alle famiglie.

Alla sera abbiamo bissato a "Les quinze Nits" con un "Arròs Negre" veramente notevole. Potrebbe spaventare la coda persistente che sin dalle 19 campeggia davanti all'ingresso. Per fortuna se siete una coppia è più facile accomodarsi prima dei gruppi.

Domani mattina un'ultima passeggiata per La Rambla e poi partenza per tornare a casa.

A presto.

domenica 19 settembre 2010

Castello de Montjuïc, Jardín Botànic, Tibidabo, Torre de Collserola.

Siamo stanchi morti. STOP.

E' tornato il Sole. STOP.

Oggi gita al Castello di Montjuic e relativo Mirador con Funicolare. STOP.

Passeggiata nel Jardín Botànic de Montjuïc. STOP.
(da visitare solo se in fioritura, per noi l'accesso era gratis grazie alla Barcellona Card).

Nel pomeriggio, attraversamento di tutta la città con i mezzi per salire al Tibidabo dove abbiamo visitato la 

Torre de Collserola. STOP.
(Figata! Gratis con Barcellona Card).

Rientro in Ostello. STOP.
Doccia. STOP.

Cena a "Les quinze Nits". STOP. 
(Paella buonissima e spese ridicola, consigliato vivamente).

Sonno. STOP.
Domani ultime tappe. STOP.

Ronf. ST...

sabato 18 settembre 2010

Casa Batlló, Port Olímpic, Torre Agbar e visita in notturna...

Doveva essere una giornata di pioggia. Lo è stata ma, per nostra fortuna solo mentre noi eravamo in metropolitana (questione di culo lo so).

Prima tappa è stata forse la casa più famosa progettata da Gaudì in stile liberty. Tutto in questa casa pare avere un significato. L'ultimo e forse ilpiù fascinoso, è quello che lega ogni linea di questa casa al Drago che San Giorgio (patrono di Barcellona) ha ucciso. Scettici su cosa potessimo aver trovato dentro, ne siamo uscito molto impressionati e soddisfatti. Sicuramente da vedere!.


Visto che il meteo permetteva di proseguire all'aperto, abbiamo concluso il giro lungo il porto raggiungendo quello olimpico, non prima di esserci fermati da "El Ray de la gamba", consigliato dal mio babbo, dove ci siamo sconfanati 10 gamberi (enormi) a testa alla plancha. Il porto Olimpico è caratterizzato dalla Balena metallica che si può praticamente vedere da ogni punto della spiaggia di Barcellona.


Con ancora qualche ora e qualche energia a disposizione, ci siamo infilati in metrò per raggiungere la torre fallica... ehm la Torre Agbar (dove sono ospitati gli uffici della società idrica barcellonese). Putroppo l'assenza di sole non ha mostrato le sue doti migliori che però... più tardi abbiamo potuto apprezzare.







Dopo una doccia, infatti, abbiamo deciso di tornare sui luoghi già visti per poter vedere illuminati di notte. Scoprendo che ciò era possibile solo dopo le 21, abbiamo ritoccato:

La Sagrada Familia, 










La Torre Agbar, 










La Casa  Batlló 










e abbiamo approfittato della vicinanza della Pedrera, o Casa Milà dove torneremo Lunedì. per immortalare i suoi camini.






Seconda regola del buon fotografo viaggiatore: il cavalletto è tuo amico, non  lasciarlo MAI a casa.

E' tardi... domani ci aspetta un'altra lunga giornata... Buona notte a tutti.

venerdì 17 settembre 2010

Port Vell, La Barceloneta

La pioggia è arrivata e le previsioni non danno miglioramenti almeno per domani. Dovendo scegliere fra le cose che ci restano da vedere, abbiamo optato per sfruttare le poche ore senza goccioloni per passeggiare lungo il Port Vell, il porto vecchio di Barcellona. Di vecchio è rimasto solo il nome. Restaurato completamente, oggi ospita il Club Velistico e l'approdo per Yatch privati e grandi navi da crociera. Ad indicare la rotta ci pensa Colombo che ricorda a tutti in che la rotta per le Americhe passa da Maiorca. Pochi passi lungo il molo ci hanno condotto in prossimità dell'Aquàrium. Convinti dal tempo atmosferico ci siamo tuffati all'interno delle sue vasche.



La cosa più interessante da vedere di questo pesciame, è la vasca dove vagano storditi e poco affamati gli squali (Squali? ...Squelli!). Un lungo corridoio che passa in mezzo e sotto la vasca completamente in vetro permette di avere la sensazione di essere immersi con loro... se non fosse che guardando verso l'alto si vede il soffitto grigio con gli impianti dell'aria... l'Acquario di Genova è meglio.

Dopo una lunga pausa pranzo, per riposare le nostre stanche gambe provate dalle lunghe passeggiate dei primi 2 giorni, abbiamo proseguito lungo la Barceloneta sino a raggiungere quella che avrebbe dovuto essere la nostra possibile meta di relax: la spiaggia di Barcellona.Tempestata dal vento e dalla pioggia, non ci ha mostrato la sua parte migliore però ci ha fatto assaporare un pò di salsedine.






Alla sera si è scatenato un temporale con i fiocchi. Cena a base di Tapas (Aglio a go-go, qua Twilight non ha attecchito) e rientro in ostello.

Notte!

giovedì 16 settembre 2010

Anella Olímpica, Mercat de la Boqueria, Plaça d'Espanya & Palau National

Rieccoci qua, oggi abbiamo cercato di sfruttare il poco sole che la mattina ci ha concesso, le previsioni non dicono nulla di confortante per i prossimi giorni, percui siamo saliti alla zona Olimpica. Qui è stato tutto costruito e ristrutturato in occasioni delle olimpiadi del 1992. Passeggiando in questa zona ci si dimentica in fretta della frenesia e del traffico della città. Posizionato sulla collina del Montjuïc, l'Anella Olimpica è tutt'oggi in perfetto stato. Lo stadio è utilizzato dalla seconda squadra di calcio di Barcellona ed il resto del complesso è stato riadattato a centro sportivo comunale. La torre che vedete qui in foto, progettata da Calatrava, è quella delle telecomunicazioni ed è tutt'ora in funzione. Poco fuori dallo stadio, abbiamo visita il relativo Museo (gratuito con la Barcellona Card). Al suo interno sono raccolti cimeli per tutti gli sport, alcuni risalenti sin dalle prime olimpiadi.

A pranzo siamo tornati sui nostri passi e abbiamo imboccato El Mercat de la Boqueria: colori, profumi e assaggi per tutti i gusti. Gli spagnoli vi comprano frutta, verdura, pesce e l'amato Serrano. In pausa pranzo si mischiano ai turisti per mangiare al bancone di uno dei tanti chioschi che cucinano direttamente in loco. Noi abbiamo scelto il Kiosko Universal, ordinando seppie alla piastra o Polpo alla Galleca. Io ho innaffiato il tutto con due Clara: mezza birra e mezza lemonsoda.

Dopo una "cafè solo" (così è chiamato l'espresso), siamo ripartita per Plaça d'Espanya e abbiamo risalito le scalinate per il Palau National, da dove abbiamo goduto dell'ottima vista della "Barcellona a perdita d'occhio". Le nostre guide suggerivano di tornare anche alla sera per ammirare lo spettacolo di luci e musica offerto dalla Font Màgica. Dopo una cena alla "spera in Dio", fallita miseramente, paella appena passabile, abbiamo dunque ripercorso i nostri passi... a parte Ba che ha discusso in veneto con uno spagnolo per via di un tornello del Metrò che non funzionava.


Il viale che porta al palazzo è già popolato all'inverosimile e le scale semi-deserte del pomeriggio sono un tappeto di persone sedute che si godono il panorama. Arriviamo in prossimità della fontana e solo a pochi passi sentiamo la musica che accompagna lo spettacolo. Ancora qualche passo per risalire e poi tocca anche a noi goderne.


Buona Notte!

mercoledì 15 settembre 2010

Sagrada Família & Parc Güell

Hola!
Oggi abbiamo deciso di partire col botto. Abbiamo scelto due mete dove si finisce per perdere la cognizione del tempo per ciò che offrono.

Dopo una colazione abbondante presso il nostro ostello, muniti di Barcellona Card (che da accesso a tutti i mezzi pubblici, nonché sconti sulle entrate delle principali attrazioni - consigliatissima!).

Chi si aspetta di trovare una imponente chiesa che svetta verso il cielo, scoprirà che della chiesa c'è solo l'esterno e neanche tutto finito. La Sagrada Família è un cantiere a cielo aperto nel quale sta crescendo l'opera di un genio che come molti altri aveva nella follia il suo estro. Nonostante ciò, le guglie pittoresche, i pilastri imponenti, le linee curve che segue tutta la struttura, sprigionano un fascino unico che già sin d'ora si può assaporare. E' facile chiedersi se mai si potrà vedere la fine... con un pò di fortuna, quando saremo in pensione (ahahahahhahahahahhahahahahahah) nel 2040 potremo anche farci la gita della terza età.

Dopo Tapas e siesta, ci siamo spostati in questa area verde che un tempo era prevista come zona residenziale per l'alta borghesia del '900. Il Parc Güell è stato l'ultimo lavoro "civile" di Antoni Gaudì. Le strutture costruite al suo interno si fondono perfettamente con la natura. Alle guide piace raccontare di questo parco che "non si sa cosa sia più naturale se un albero con le sue radici o le costruzioni annesse"... beh talvolta viene davvero da chiederselo. Dimenticavo... per raggiungere il parco occorre farsi una bella camminata in salita... se all'andata si è aiutati dalle scale mobili, al ritorno ogni singolo gradino pesa come un macigno... sopratutto se avete nelle gambe una giornata di passeggio. Non fatevi però scoraggiare, ne vale assolutamente la pena.

Chiudiamo la nostra giornata con la pancia piena, consigliato dalla Rough Guide, siamo andati a mangiare al Ristorante Romesco, dietro il "Gran Teatre del Liceu". Il posto è l'equivalente di una nostra osteria dalla cucina casereccia. Abbiamo mangiato e bevuto (solo agua questa volta) con 15€, in due, ordinando un piatto di pesce ed uno di carne...

Misà tanto che ci torneremo!

Notte a tutti, a domani!

martedì 14 settembre 2010

Pronti partenza... Via!


Partiti con un leggero ritardo... arrivati in perfetto orario!

Da domani maggiori notizie!

MyP & Kab.